Come lavare i denti per evitare infiammazioni alle gengive

Lavare i denti: le regole per migliorare la salute di bocca e gengive.

Una corretta e regolare pulizia della bocca previene la formazione della carie, l’ingiallimento dei denti e le infiammazioni alle gengive, di cui la placca è la principale responsabile. La placca è una patina trasparente costituita da batteri che attaccano lo smalto dentale fino a danneggiare il tessuto molle anche in maniera irreversibile.

La gengivite, ad esempio, è un disturbo molto frequente e noto a più della metà degli italiani. Causata da una scarsa igiene orale, è caratterizzata da gonfiore, arrossamento e sanguinamento del tessuto molle. L’infiammazione non adeguatamente curata può degenerare in recessione gengivale fino alla parodontite, con la conseguente perdita dei denti.

Per avere denti e gengive più sane, quindi, è necessario migliorare la tecnica di spazzolamento e seguire una routine di pulizia adeguata.

Uno spazzolino, manuale o elettrico, dalle setole morbide o medie è in grado di assicurare un’ottima igiene orale, senza aggredire le gengive. I modelli con setole in silicone rimuovono i residui di cibo dagli interstizi senza danneggiare lo smalto dei denti, mentre quelli dalla testina piccola consentono di raggiungere più punti della bocca senza difficoltà. Lo spazzolino va solitamente cambiato ogni 3 mesi, o comunque quando le setole cominciano a deformarsi, in quanto perdono di funzionalità e di efficacia.

I denti vanno lavati almeno mezz’ora dopo la consumazione dei pasti o di uno spuntino. Qualora questo non potesse essere possibile, è consigliabile sciacquare la bocca con dell’acqua oppure masticare una gomma senza zucchero.

Prima di lavare i denti, è opportuno utilizzare il filo interdentale 1-2 volte al giorno per evitare la formazione di placca e tartaro, responsabili dell’infiammazione delle gengive.

Come lavare i denti adeguatamente.

L’igiene orale non è una pratica così scontata. Molta gente, ancora oggi, disconosce la corretta tecnica di spazzolamento e, pur lavandosi i denti più volte al giorno, incorre in gengiviti, carie ed altri disturbi più o meno importanti della bocca.

In genere, per rimuovere tutti i batteri dal cavo orale sono sufficienti due-tre minuti (30 secondi per area). Non serve spazzolare con forza i denti, ma basta pennellare le superfici, dalla gengiva verso il basso, con un movimento verticale o rotatorio dolce e lento. Si raccomanda di insistere tra gli spazi interstiziali (in cui si depositano i residui di cibo), sulle pareti della bocca e sulla lingua, utilizzando le setole dello stesso spazzolino oppure l’apposito pulisci lingua.

Al termine, sciacquare la bocca con abbondante acqua per almeno 30 secondi e procedere con l’uso del collutorio.

Quante volte bisogna lavare i denti al giorno?

Non esistono delle tempistiche specifiche per fare un uso corretto dello spazzolino e del dentifricio. È senz’altro utile lavare i denti almeno tre volte al giorno, in particolare dopo aver fatto colazione e prima di andare a letto, per evitare che la placca possa attaccare lo smalto dentale, solidificarsi e trasformarsi in tartaro. Lavare i denti prima di dormire è importante per creare un ambiente ostile ai batteri durante la notte e impedire quindi la loro proliferazione.

Quando si è fuori casa, non sempre è facile provvedere alla corretta igiene orale. In questo caso, può essere utile (anche se non è un rimedio risolutivo) masticare una gomma senza zuccheri aggiunti e con xilitolo, nell’attesa di poter usare spazzolino e dentifricio. Bere molta acqua, inoltre, aiuta a idratare e a mantenere pulita la bocca.

Spazzolare più di tre volte al giorno i denti non è assolutamente pericoloso per le gengive, anzi è un’ottima abitudine da trasmettere ai più piccoli, anche in tenerissima età. Dopo il primo anno di vita, il bambino può iniziare ad usare lo spazzolino per massaggiare le gengive. Dopo i tre anni, può utilizzare il dentifricio, purché sia adatto ad ogni fase della sua crescita.

Cosa fare in caso di infiammazione delle gengive

Al primo segnale di un’infiammazione alle gengive, bisogna contattare tempestivamente il dentista di fiducia e fissare un appuntamento. Rimandare, sperando che il tessuto molle si sfiammi da solo, può solo peggiorare la situazione comportando problemi molto seri e talvolta anche irreversibili.

Nell’attesa dell’incontro con lo specialista, è importante continuare a lavare correttamente i denti, ma con qualche accortezza in più, scegliendo uno spazzolino dalle setole morbide per evitare di irritare ulteriormente le gengive già gonfie, arrossate e doloranti.

Intensificare l’igiene orale impedisce un’ulteriore proliferazione dei batteri e a tal proposito un collutorio dall’azione antisettica e disinfettante può aiutare a calmare il dolore e a lenire le aree infiammate.

Massaggiare dolcemente le gengive con i polpastrelli delle dita o con l’apposito massaggiatore gengivale (disponibile in tutte le farmacie) può aiutare ad alleviare il pizzicore ed il bruciore. Inoltre, è importante limitare il consumo di cibi irritanti nonché di bevande zuccherate.

Rimedi naturali per lavare i denti

Le tante opzioni e idee per lavare i denti senza dentifricio e con rimedi casalinghi non sempre sono così salutari come si vuol lasciare intendere. Acido citrico, bicarbonato di sodio, sale o aceto sono senza dubbio dei rimedi efficaci per sbiancare qualsiasi superficie, ma sui denti possono addirittura creare dei seri problemi. Il limone, infatti, può danneggiare lo smalto, infiammare le gengive, provocandone la recessione, l’irritazione e il sanguinamento.

2021-01-10T14:41:01+00:00