La stagione estiva, nonostante il caldo, a volte davvero insopportabile, invoglia tutti, anche i più pigri, a fare un po’ più attività fisica di quanto non avvenga nelle altre stagioni.
Il maggiore numero di ore di luce solare, il tempo buono e, per molti, la ricerca di una forma fisica migliore da sfoggiare in vacanza, sono tutti ottimi motivi che in questi mesi spingono molti di noi a praticare quel minimo di movimento in più che tanto bene fa alla nostra salute, sia fisica che psicologica, prima ancora che al nostro aspetto esteriore.
Fare attività fisica, è ormai ben noto a tutti, fa bene alla salute e aiuta a prevenire e curare molti disturbi e malattie tipiche della nostra epoca e delle società più ricche, come in generale sono quelle dei paesi occidentali.
Ben vengano quindi le passeggiate in bicicletta o a piedi, meglio se di buon passo, oppure le nuotate in piscina o al mare. L’importante è affrontare sempre l’impegno fisico senza pretendere troppo dal nostro organismo, concedendogli in tempo necessario per recuperare dopo lo sforzo praticato, e porre la giusta attenzione verso alcuni piccoli, ma fondamentali, accorgimenti.
Prima di iniziare
La principale precauzione, soprattutto per coloro che abitualmente sono poco attivi, è quella di cominciare con cautela e gradualità, ma sempre con regolarità e costanza di impegno. Pensa che bastano anche solo trenta minuti al giorno di attività fisica di modesta intensità, almeno tre o quattro gg a settimana, per vedere, già dopo due – tre settimane, i primi significativi benefici che ci permetteranno di affrontare “l’impegno” dell’attività fisica praticata in vacanza senza problemi e in sicurezza.
Per maggiore prudenza, tuttavia, prima di partire per una “vacanza attiva”, è opportuno, soprattutto per gli abitualmente meno attivi, rivolgersi al proprio medico di fiducia per una visita clinica generale, eventualmente completata con un elettrocardiogramma a riposo.
Sport si, ma quale?
Non ha importanza il tipo di attività fisica che si intende praticare, né è indispensabile iscriversi ad una palestra o ad un centro fitness, il più delle volte è sufficiente uscire di casa e camminare, salire le scale a piedi o dedicare un pó del proprio tempo ad attività semplici che richiedano, però, l’impegno dei nostri muscoli.
Per chi non vuole uscire di casa si può suggerire di pedalare sulla cyclette o fare qualche semplice esercizio a corpo libero, magari davanti alla televisione o mentre si ascolta la musica, per ricominciare a muovere le grandi articolazioni (ginocchia, anche, spalle e colonna vertebrale cervicale e lombo-sacrale) e recuperare un pó di scioltezza e di autostima.
Per coloro che in ferie vogliano dedicarsi ad un sano e adeguato movimento le occasioni certo non mancano, anche perché ormai l’industria delle vacanze e del divertimento offre una gamma davvero molto vasta di proposte di attività adatte ad ogni esigenza, anche per quelli che, costretti o per loro libera scelta, decidono di trascorrere l’estate in città.
Piscine, parchi acquatici, piste ciclabili, percorsi salute e lezioni di ginnastica nei parchi e nei giardini pubblici, corsi di ballo e tante altre iniziative ancora sono ormai frequentissime non solo nelle località di vacanza ma anche in molte città d’Italia.
Inoltre, la maggior parte delle strutture turistiche propongono, oltre a quelle già citate, molte altre attività “innovative” come ad esempio il Nordic walking, il trekking a piedi o a cavallo, il rafting, ed altre ancora tutte a contatto con la natura e, si spera, sempre rispettose dell’ambiente e della quiete dei luoghi.
Attività fisica: quando e come
Altro aspetto importante per una corretta pratica dell’esercizio fisico nei mesi estivi è quello di scegliere con accortezza e con prudenza il momento della giornata per fare attività. Praticare attività fisica nelle ore più calde, coperti con molti indumenti che per di più non lasciano evaporare il sudore, non solo non produce alcun beneficio ma non serve a dimagrire ed è certamente molto pericoloso per la nostra salute.
Infatti, quando ci muoviamo la temperatura corporea sale e cominciamo a sudare per consentire lo scambio termico e quindi il raffreddamento della pelle e delle parti interne del nostro corpo attraverso l’evaporazione del sudore che è costituito da acqua con una minima quantità di minerali, rappresentati quasi esclusivamente dal sodio. Se l’eccessiva umidità relativa dell’aria o le nostre “cervellotiche” scelte di abbigliamento impediscono al sudore di evaporare, e commettiamo anche il grave errore di non bere una quantità sufficienti di liquidi (acqua, succhi di frutta e bibite in genere), la temperatura corporea non si abbassa, ma in compenso perdiamo liquidi.
Di conseguenza ci disidratiamo senza beneficio e rischiamo di andare incontro ai sintomi tipici dell’ipertermia o malattia da calore, da quelli “banali” ed iniziali come i crampi, la stanchezza, il mal di testa e l’irritabilità, fino ai suoi gradi più estremi e pericolosi del collasso e del colpo di calore. Affrontiamo quindi l’attività fisica sempre vestiti con indumenti leggeri e traspiranti, meglio nelle ore fresche della giornata, possibilmente in zone d’ombra e ventilate, e sempre adeguatamente idratati prima, durante e dopo l’impegno muscolare. L’attività fisica sarà così piacevole, sicura e in grado di farci godere a pieno il tempo libero che le avremo dedicato in vacanza o in città.