Coaching evolutivo: il primo step per l’autoconsapevolezza

Quando parliamo di Coaching evolutivo ci riferiamo a un servizio di facilitazione del cambiamento, orientato all’autoconsapevolezza e all’apprendimento.

Traducendo dall’inglese, “coach” è l’allenatore che è in ruolo per dare supporto, per motivare, per infondere sicurezza e fiducia nei mezzi di cui ognuno di noi è già a disposizione. Un’altra forte immagine per descrivere le funzioni del coaching evolutivo ci viene ancora dalla lingua inglese: è l’altra accezione di “coach”, quella di “pullman”.

Un mezzo di trasporto che guida le persone verso la realizzazione di cambiamenti e di obiettivi autorealizzativi che rispondano ai propri valori e bisogni, il veicolo che indirizza nella giusta direzione per la nostra vita aiutandoti a mettere in atto le strategie utili e sgombrando la strada dai blocchi o dagli ostacoli che ti impediscono di arrivare.

Diventare coach con un master in coaching evolutivo

Chi si rivolge a un Coach è spesso chi ha esigenze specifiche rispetto a determinate problematiche e dedica perciò tutto il focus al superamento di suddetti “ostacoli”. Sono invece pochi coloro con idee chiare e definite sull’obiettivo, sul “traguardo” che intendono raggiungere.

Nel Coaching la premessa fondamentale è che ognuno è maestro della propria vita. I limiti, le criticità, le mancanze, le incertezze, sono ciò che di sè si tende troppo spesso a sottolineare abbandonando in secondo piano le possibilità, le opportunità, le competenze di cui si dispone.

Lungi dall’essere una patologia, simili procedimenti mentali sono largamente diffusi nella società moderna, la quale condiziona frenando il potenziale individuale piuttosto che incentivarlo.

In questi tempi di veloce cambiamento e di crisi diventa ancor più fondamentale la figura del Coach.

Il coach instaura col cliente una relazione fondata sull’ascolto e sull’instaurarsi di una fiducia reciproca crescente, da cui scaturisce un flusso di punti di vista e uno scambio reciproco.

Invertire gli alibi con le sfide, le abitudini con le scelte, riconoscere i propri punti di forza, e assumersi la responsabilità in quanto sceneggiatori della propria vita consente al cliente di sviluppare nuove competenze su sé stesso e sulla propria realtà, concedendo spazio di manovra a comportamenti ancora non sperimentati, attivando le risorse sopite che attendevano di essere viste, risvegliate, valorizzate.

C’è un solo metodo per raggiungere un obiettivo, che sia in ambito lavorativo o personale: occorre diventare la persona in grado di raggiungerlo. Questo diventa possibile operando sul proprio setting di competenze, di valori e di convinzioni.

Il Coaching evolutivo lavora in questo modo, coniugando sfera cognitiva, quella corporea, e quella emozionale.

2018-10-30T11:40:05+01:00